mercoledì 10 novembre 2010

Roma: A rischio i fondi per i canili


Rischia di non essere rinnovata a gennaio 2011 la convenzione da oltre quattro milioni per la gestione dei canili romani, affidati dal 1997 all'Associazione di volontari canile di Porta Portese (Avcpp), una onlus animalista con oltre cento dipendenti. Secondo quanto trapela dal Campidoglio, infatti, nel 2011 il budget per l'Ufficio Tutela degli Animali, competente sui canili, verrà ridotto del 50%, passando da otto a quattro milioni di euro. «L'unica soluzione - fanno sapere fonti dell'amministrazione - è la pubblicazione di un bando ad evidenza europea per la gestione dei canili romani. Il budget, però, dovrà essere ridotto poiché il valore dell'attuale convenzione andrebbe a combaciare con lo stanziamento previsto per il 2011 per l'intero Ufficio competente». L'Avcpp gestisce il canile della Muratella, il "Rifugio del Poverello" e la "Valledei cuccioli", per un totale di circa mille animali (800 solo alla Muratella), mentre l'ex Cinodromo è gestito dall'associazione Impronta che occupa nove lavoratori, gestisce 220 cani e ha una convenzione da 240mila euro annui. Assegnata dalla Asl RomaD nel lontano 1997 e confermata nel 2001 dall'amministrazione Rutelli, la convenzione con l'Avcpp è stata rinnovata e ritarata di anno in anno, fmo a raggiungere il valore attuale di quattro milioni e 2omila euro nel 2007, per 335mila euro mensili. Nel 2008 l'amministrazione Alemanno ha deciso di prorogarla mese per mese, contestando all'associazione costi digestione troppo alti. I problemi di bilancio del Campidoglio hanno poi comportato una ri.duzione di circa il 20% dei fondi alle diverse associazioni convenzionate e il budget per l'Avcpp è stato ridotto a 280 mila euro mensili. «Fin dal nostro insediamento - spiega Andrea De Priamo, presidente della Commissione Ambiente in Campidoglio - abbiamo chiesto una modalità trasparente per l'affidamento dei servizi per i canili comunali dopo annidi affidamento diretto». • Secondo l'ultimo bilancio, nel 2009 l'Avcpp ha speso tre milioni e 228mila euro in stipendi. «Attualmente - dichiara Simona Novi, presidente di Avcpp-- abbiamo 101 persone con contratto a tempo indeterminato e 12 dipendenti a tempo determinato. Su 400 gabbie, ogni giorno impieghiamo 20 persone.A questi si aggiungono educatori, terapisti ed altre figure professionali che devono gestire tutti gli aspetti dei canili, tra cui le adozioni». Una prima stretta sui costi si è avuta in concomitanza con l'insediamento della nuova amministrazione comunale: nel 2008 l'Avcpp ha deciso di cambiare il fornitore del cibo ed è riuscita a risparmiare loomila euro in un solo anno. «Dal 2005 al 2008 - si legge in una nota che la Novi ha consegnato al Comune - risulta evidente un consistente aumento dell'acquisto del cibo "medicato" (utile per diverse patologie degli animali, ndr), a fronte di una conseguente graduale diminuzione dell'acquisto di cibo standard. Dal 2009 l'aver scelto di utilizzare il cibo medicato solo nei casi "salva-vita" ha comportato un rispgrmio di roomila euro». La Cgil interna all'associazione propone l'internalizzazione di servizi e lavoratori da parte del Comune, anche perché Novi fa sapere che Avcpp potrebbe non partecipare all'eventuale bando pubblico che, spiega De Priamo «consentirebbe all'amministrazione di migliorare i servizi per gli animali riducendo allo stesso tempo gli immani sprechi degli anni passati». La soluzione prospetatta dal Comune per i 101 dipendenti dell'Avcpp è un'altra: la presa in carico da parte dell'associazione vincitrice del bando di gara.

Nessun commento:

Posta un commento