martedì 15 febbraio 2011

Bardello, taglia di mille euro sul killer di Stelys


Bardello 13 febbraio (VA) L'idea di mettere una taglia da mille euro per individuare i responsabili della morte per avvelenamento da stricnina del suo cane sembra funzionare. Roberto Bolognini, il proprietario di Stelys, splendido esemplare di pastore belga, ucciso da un'esca avvelenata disseminata nel prato di fronte a casa venerdì scorso a Bardello, ha ricevuto un paio di telefonate di persone che hanno letto i volantini affissi in paese. «Gli interlocutori sono un po' timidi  afferma Roberto hanno accennato qualcosa ma poi si sono fermati e non hanno lasciato il nome; ma già si delineano dei sospetti e la teoria del cui prodest è più che valida». Il signor Bolognini e sua moglie erano molto affezionati al loro amico a quattro zampe; il loro scopo non è ottenere vendetta ma giustizia per Stelys e gli altri animali vittime. «Solo nel prato dove ha passeggiato con mia moglie mezz'ora prima di morire può avere ingerito il boccone avvelenato» sottolinea Roberto, il quale anche prima di ricevere le prime telefonate, aveva più di un sospetto. «Quel prato  racconta Roberto  è la zona di maggiore passaggio dei cacciatori e lì c'è una volpe che spesso anche mia moglie ha visto; adesso la caccia è chiusa ma ogni anno e da sempre, qualcuno sta preparando per tempo il terreno per poter rilasciare i pulcini di lepre e fagiani che poi in futuro verranno cacciati». Il boccone alla stricnina non sarebbe stato messo lì per caso. «Evidentemente nella caccia a lepri e fagiani andava eliminato un abile competitore come la volpe» afferma il proprietario di Stelys, che non ha nessuna intenzione di fermarsi o arrendersi. «Visto che il sistema della taglia pare funzionare - afferma Roberto - spero funzionerà ancora meglio quando innalzerò la ricompensa a 1500 euro, poi a 2 mila, poi a 2500 euro e così di seguito settimana dopo settimana finché ce la posso fare». Altre locandine sono pronte per essere affisse. «Ovviamente terrò sempre informate le forze dell'ordine e le istituzioni a cui competono le indagini» assicura Roberto, che vuole puntare anche sulla sensibilizzazione della cittadinanza. «Nei prossimi volantini - conclude - racconterò le atroci modalità della morte di Stelys». 



BARDELLO 11 febbraio Una taglia da mille euro a chi fornirà indicazioni utili per individuare quelle persone che seminano stricnina o veleni simili nel territorio comunale. Roberto Bolognini proprietario di Stelys, lo splendido esemplare di pastore belga ucciso dal veleno venerdì scorso dopo una passeggiata con la padrona nei boschi, ha affisso ieri mattina dei volantini in varie zone di Bardello. Sui fogli compare la foto a colori del cane, immortalato felice nel giardino di casa, e sotto la triste didascalia «ucciso dalla stricnina in questo paese»; al centro l'offerta di mille euro per chi fornirà indicazioni utili ad invidiare i responsabili dell'avvelenamento. «Si garantisce l'anonimato assoluto ai benemeriti che risponderanno all'iniziativa» si legge in fondo al volantino.
Nessun desiderio di vendetta, garantisce l'autore del volantino, pur provato dalla morte del suo amato e fidato amico a quattro zampe. «Di questa iniziativa ho avvertito carabinieri e prefettura – afferma Roberto – tutte le informazioni che arriveranno saranno immediatamente girate alle forze dell'ordine a cui competono le indagini». Il padrone di Stelys vuole risvegliare le coscienze dei bardellesi. «La gente si deve rendere conto che i cittadini devono collaborare con le forze dell'ordine – prosegue il signor Bolognini – Spero che il compenso che ho offerto serva da stimolo e a dare un nome ed un volto a questi delinquenti che seminano esche alla stricnina sul territorio comunale». Le pene per chi uccide o maltratta gli animali sono state aumentate ma il triste fenomeno non si arresta. «Chissà quanti animali vengono avvelenati nel più totale silenzio senza che i cittadini sappiano nulla – prosegue Roberto – questo mio gesto vuole portare alla luce questo problema».
Stelys ha trovato la morte in un bosco a due passi da casa ed è morto sotto lo sguardo impotente dei suoi padroni. «Voglio capire i motivi che spingono queste persone a compiere questi atti, perché una motivazione ci deve essere per forza» insiste il signor Bolognini. «Più che di una cattiveria mirata si tratta di ignoranza – prosegue il cittadino di Bardello – altrimenti mi sarei aspettato un boccone avvelenato gettato direttamente nel mio giardino e non un'esca disseminata a caso in un bosco o in un prato del paese». Un gesto vile ma anche molto pericoloso e non solo per gli animali. «Pensiamo alle gravissime conseguenze se un'esca avvelenata venisse trovata in un prato da un bambino e messa in bocca» conclude amaro Bolognini.

Matteo Fontana--fonte:laprovinciadivarese.it

2 commenti:

  1. Ammiro tantissimo il proprietario.Perdere n cane è come perdere un pezzo della propria vita.Non si vive piû come prima.Gli auguro di trovare il responsabile quanto prima.Buon viaggio Stelys :(

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