sabato 15 gennaio 2011

Faenza - Tortore uccise da pseudopeste

Le analisi di laboratorio confermano la presenza di paramixovirus tipo 1 nelle carcasse dei volatili, uccisi con la complicità della consistente ingestione di semi di girasole
Ma intanto la Procura della Repubblica di Ravenna ha deciso di vederci chiaro sull’intera vicenda. Ieri il pubblico ministero Roberto Ceroni ha emesso una delega di indagini di polizia giudiziaria al Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato e all’Arpa, avvalendosi per la parte analitica dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna.
Un atto opportuno e puntuale quello della magistratura di fronte alla grande eco mediatica che ha avuto la moria delle tortore dal collare, avvenuta dai primissimi giorni dell’anno, che ha portato a Faenza quasi tutte le troupe dei telegiornali nazionali, oltre a quello regionale e all’inviato di “Striscia la notizia”.

Quindi nessun avvelenamento, ma la concausa di due fattori: un virus specifico - il paramixovirus tipo 1, che attacca tortore e piccioni (una sorta di influenza su organismi già debilitati per il viaggio e il freddo) e l’ingestione di un consistente quantitativo di scarti di semi di girasole lavorati in parte già rancidi, che hanno causato un problema tossico alimentare in animali che sono molto ghiotti di questo alimento, ma non hanno gli enzimi per digerirlo.

fonte:romagnanoi.it

FAENZA - Le analisi di laboratorio confermano: le oltre mille tortore morte nell'area circostante l'oleificio-distilleria "Tampieri" sono stati uccise da pseudopeste. Che a provocare una simile strage dei pennuti grigi con il collarino non siano stati prodotti ingeriti o virus pericolosi per l’uomo e altri animali lo ha confermato ieri Stefano Cinotti (direttore generale dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna “Ubertini”) a margine di un convegno a Venezia sulle performance, in cui erano a confronto i rappresentanti di enti pubblici e enti privati alla presenza del ministro della Funzione pubblica e dell’innovazione Renato Brunetta, con il suo consigliere politico, il faentino Rodolfo Ridolfi. Nei laboratori dell’Istituto, e anche in quello padovano dell’Istituto zooprofilattico del Veneto, sono state effettuate prove su 150 carcasse di tortora, risultate tutte positive alla pseudopeste, che ricorre tutti gli anni, anche se mai in precedenza con queste dimensioni.

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