PESCARA (foto dal web). Storia a lieto fine per una cagnolina adottata per Pet therapy (la terapia che sfrutta gli effetti psicologici positivi della compagnia degli animali) e invece «sistematicamente picchiata e maltrattata».
La storia è quella raccontata da Carmelita Bellini, presidente provinciale dell’ente nazionale protezione animali che alla fine è riuscita a salvare l’incrocio di carlino, attualmente in attesa di adozione nel Dog Village dell’Enpa.«Ormai da diverso tempo», racconta Bellini, «ci giungevano numerose segnalazioni poiché il pianto della cagnolina attirava l’attenzione dell’intero vicinato. Nel tempo si è cercato di intervenire a tutela dell’animale, addirittura sono intervenuti i carabinieri, che non sono riusciti a far nulla dato che la famiglia si rifiutava di aprire la porta di casa. Finalmente dopo tante peripezie Emma, una volontaria dell’Enpa, è riuscita a vedere la cagnolina, malnutrita e spaventatissima, tenuta in casa legata a strozzo con una grossa corda che le aveva sfregato talmente il collo da non avere più il pelo a protezione. La famiglia», riferisce la presidente provinciale Enpa, «dice di aver adottato questo cagnolino per pet therapy per uno dei figli colpito da un handicap. Siamo certi che la pet therapy è un’attività meravigliosa, ma gli addetti ai lavori dovrebbero sapere che un cane, destinato a questo, deve essere sempre seguito per poter davvero dare sostegno in casi di terapia con animali; e che anche le famiglie devono essere educate e informate su come affrontare una convivenza con un cane».«Alla fine», conclude soddisfatta Bellini, «questa brutta storia di maltrattamento, e soprattutto di cattiva informazione, è finita bene, poiché la nostra volontaria dopo una lunga chiacchierata con la famiglia si è fatta cedere la cagnolina, attualmente custodita dall’Enpa che, con assoluta attenzione, selezionerà per lei una nuova famiglia amorevole».
fonte:il centro
meno male!quanta gente ignorante c'è in giro? troppa troppa ma verrà un giorno....
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