E' una vita da cani anche quella dei tanto glamour e popolari Chihuahua. Forse ancora di più proprio per via della loro fama che arriva anche a chi prima di prendere un cane dovrebbe pensarci 2 volte. In California i canili sono invasi da piccoli Chihuahua restituiti da padroni che li avevano evidentemente presi per soprammobili cool.
Da Paris Hilton a Mikey Rourke passando per l'idolo degli adolescenti Miley Cyrys: sembra non passare mai la moda di molti vip di portarsi sempre dietro il loro amico a 4 zampe. Che sia rigorosamente Chihuahua però.
Una razza tanto popolare nel Jet Set da essere protagonista non solo dei flash che li immortalano con i loro blasonati padroni ma anche di veri e propri film. Lo scorso anno è uscito per esempio «Beverly Hills Chihuahua», la storia dell'altolocata cagnetta Chloe che, dopo essere stata smarrita dalla sua padroncina in Messico, deve sfuggire alle mire del cattivo di turno, il doberman Diablo.
A sorpresa però proprio dalla California arriva l'allarme. Anche la loro sarebbe una vita da cani. I responsabili dei canili e dei rifugi di San Francisco, Oakland, Los Angeles urlano al mondo: "Abbiamo più chihuahua di quanti ne possiamo gestire".
I canili denunciano il «tutto esaurito» perchè i chihuahua sono un cane su tre. Il motivo? Sarebbe proprio colpa del loro essere così glamour. Poichè molto noti sono spesso acquistati da famiglie che dopo poco si rendono conto che per quanto di piccola taglia anche questi animaletti hanno bisogno di attenzioni, tempo per loro e cure e quindi decidono di sbarazzarsene.
La percentuale degli abbandoni di Chihuahua è ancora più alta perchè questa razza per la sua natura va incontro a molteplici problemi di natura e per questo ha bisogno di molte cure veterinarie a dei costi che non tutte le famiglie possono permettersi. Perchè nella vita vera non basta comprarsi uno status symbol per compiere la scalata sociale.
Sarebbero una decina al giorno i Chihuahua che arrivano ogni giorno al Oakland Animal Services. I responsabili dei canili sono preoccupati. Le strutture hanno dovuto smantellare parte delle gabbie per i cani di grossa taglia e riconvertire quegli spazi per le esigenze dei «piccoletti» che sempre di più varcano le loro porte.
Pare che presto saranno organizzati nuovi voli charter per raggiungere altri stati dell'America, città come New York e Washington dove la richiesta pare sia alta. Sperando che anche qui la moda non passi troppo presto.
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