Nei giorni scorsi gli uomini del Comando Stazione forestale di Gubbio
del Corpo forestale dello Stato hanno denunciato alla competente
Autorità Giudiziaria un cacciatore settantenne della zona per
maltrattamento perpetrato in danno di due cani di razza segugio di
sua proprietà.
L'uomo aveva lasciato vagare i due animali a ridosso della strada comunale nei pressi dell'abitato di San Marco nella frazione di Padule di Gubbio, con grave rischio per la loro incolumità e per quella degli automobilisti di passaggio. Gli animali, in evidente stato di sofferenza, sono stati catturati dal personale del canile comunale di Gubbio e successivamente sono stati sottoposti a visita dal parte del medico veterinario competente. I due segugi al momento della cattura indossavano collari elettrici, dispositivi tecnicamente indicati come "dissuasori da addestramento", contengono elettrodi in grado di produrre scosse o altri impulsi elettrici che, tramite un comando a distanza, si trasmettono all'animale provocando reazioni varie.
L'uomo aveva lasciato vagare i due animali a ridosso della strada comunale nei pressi dell'abitato di San Marco nella frazione di Padule di Gubbio, con grave rischio per la loro incolumità e per quella degli automobilisti di passaggio. Gli animali, in evidente stato di sofferenza, sono stati catturati dal personale del canile comunale di Gubbio e successivamente sono stati sottoposti a visita dal parte del medico veterinario competente. I due segugi al momento della cattura indossavano collari elettrici, dispositivi tecnicamente indicati come "dissuasori da addestramento", contengono elettrodi in grado di produrre scosse o altri impulsi elettrici che, tramite un comando a distanza, si trasmettono all'animale provocando reazioni varie.
Una recente sentenza della Cassazione ha ritenuto l'uso dei collari elettrici uno strumento invasivo e doloroso e certamente incompatibile con la natura del cane. La tecnica di addestramento dei cani con collari elettrici si basa esclusivamente sul dolore, lieve o forte che sia, e che incide sull'integrità psicofisica del cane, poiché la somministrazione di scariche elettriche per condizionare i riflessi ed indurlo tramite stimoli dolorosi ai comportamenti desiderati produce effetti collaterali quali paura, ansia, depressione ed anche aggressività.
A
seguito della visita effettuata ai cani segugi catturati il medico
veterinario dell'ASL di Gubbio ha certificato uno stato comportamentale
alterato, con atteggiamenti di iperattività, evitamento dell'uomo, cioè di reazioni comportamentali di allontanamento, fuga o rifiuto, emesse
in previsione di stimoli dolorosi.
Il personale operante ha pertanto provveduto a denunciare all'A.G. il proprietario dei cani per il reato di abbandono e maltrattamento di animali. I due segugi sono stati sequestrati, tolti dalla disponibilità del cacciatore, affidati in custodia al personale Asl che gestisce il canile, e posti nella disponibilità dell'Autorità Giudiziaria; sequestrati anche i due collari elettrici.