sabato 26 luglio 2014

Bergamo: adottava i gatti e poi li torturava, Corpo Forestale denuncia 40enne

Macabra vicenda quella che ha mobilitato nel bergamasco il Corpo forestale dello Stato che ha denunciato un quarantenne presunto responsabile delle sevizie e dell'uccisione di gatti, prevalentemente cuccioli, che si sarebbe procurato dagli annunci su internet. Sono ancora in corso accertamenti necessari a quantificare  l'eventuale numero dei felini rimasti vittime ma intanto, l' inquietante pratica, è stata bloccata impedendo che altri esemplari cadessero in questa trappola.
Una grave allerta è circolata tra la Forestale e le Associazioni che si occupano di animali ed è scattato lo screening dei principali siti di annunci on line.

L'indagato, che è risultato essere pregiudicato e ora rischia la reclusione, sarebbe stato solito attuare un sistematico monitoraggio delle inserzioni su portali web relative a cessioni gratuite di gatti, concentrandosi esclusivamente su quelle pubblicate nel bergamasco da donne, che contattava per entrare in possesso degli animali. Questo era solo l'inizio di atti di stalking attraverso i quali l'uomo avrebbe inoltrato messaggi molesti e ingiuriosi alle donne che gli avevano incautamente affidato i gatti o a chi stava per farlo ma si è fermato in tempo sconcertato dai suoi atteggiamenti.
Alle richieste di rassicurazioni sulla sorte dei gatti, quelli che aveva già ricevuto o quelli che avrebbe potuto procacciarsi, lui rispondeva con foto raccapriccianti che ritraevano esemplari morti o in agonia, chiaramente sottoposti a gravi maltrattamenti.

Dalle segnalazioni e denunce di alcune persone incappate nella rete del presunto criminale è scaturita l'indagine condotta dal personale del Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali, del Comando Provinciale e dei Comandi Stazione di Bergamo del Corpo forestale dello Stato. Dopo i pedinamenti e i controlli dei Forestali sono scattate  le perquisizioni presso l'appartamento dell'uomo, disposte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo, dove sono state rinvenute tracce di sangue in uno scenario generale di degrado. Sotto sequestro sono finiti i cellulari e le schede telefoniche di cui l'uomo si serviva e si è potuta riscontrare la corrispondenza dell'abitazione con l'ambiente che compariva in alcune delle foto che l'uomo inoltrava alle inserzioniste.

La Forestale ha eseguito indagini forensi veterinarie con i metodi di polizia scientifica, attraverso le quali sono stati prelevati campioni da tracce ematiche presenti su mobili, pavimento, letto e ora attende i risultati di approfondite analisi di laboratorio che possano comprovare l'appartenenza genetica del sangue a specie feline. Le indagini sono in pieno corso e si attendono gli sviluppi di questa inquietante vicenda.
Comunicato stampa con cu il Corpo Forestale dello Stato

Sul caso, è intervenuta anche la presidente dell'Enpa Nazionale, Carla Rocchi: «sono profondamente grata al Nirda del Corpo Forestale dello Stato le cui indagini, condotte ancora una volta con estrema professionalità, potrebbero avere segnato una svolta nel caso del torturatore e uccisore seriale di gatti che colpiva a Bergamo procurandosi gli animali grazie ad annunci web.» Lo dichiara la presidente nazionale dell'Enpa, Carla Rocchi, che prosegue: «Qualora la magistratura dovesse ritenere l'indagato responsabile dei reati a lui ascritti, auspico che sia punito con una pena esemplare. I crimini contro gli animali imputati a questo inqualificabile personaggio, crimini denunciati a suo tempo anche dalla Sezione Enpa di Bergamo, a cui va un plauso riconoscente, sono così efferati da indicare una personalità malvagia, disturbata e socialmente molto pericolosa. Ricordo infatti che il serial killer dei felini prima di uccidere i gatti, prevalentemente cuccioli, li sottoponeva a terribili sevizie. Ma l'auspicio più grande - conclude la Rocchi - è che, grazie alla competenza di cui ha dato prova il Nirda, si sia finalmente posta fine a questa macabra scia di delitti contro i felini. Questo caso di crudeltà' efferata deve spingere tutti gli utenti della rete alla massima prudenza e al massimo scrupolo nel vagliare le offerte di adozione. Tra tantissime persone per bene e generose può' sempre nascondersi un delinquente.»

Ma c'è un ulteriore aggiornamento in questi giorni, secondo Marina Maestroni, commissario dell'Enpa di Bergamo che aveva segnalato alla Forestale i terribili episodi di violenza ai danni dei felini. La persona attualmente indagata per le sevizie e la morte di numerosi gatti, nel Bergamasco, sarebbe tornata in azione. L'uomo, incurante delle indagini a suo carico, avrebbe ripreso la propria attività di ricerca delle vittime sul web cambiando pseudonimo e numeri di telefono. Per questo, la Protezione Animali bergamasca invita tutti a prestare la massima cautela, denunciando alle autorità eventuali situazioni sospette. «Si tratta – ha detto Maestroni – di un caso molto grave da considerare di pericolosità sociale.»

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