MONTEBELLUNA (TV). Fucilata contro un cucciolo, scatta la denuncia contro ignoti. Kali, un meticcio di appena sette mesi dal manto nero, è stato preso di mira da un cacciatore che lo ha gambizzato lasciandolo agonizzante vicino al cancello di casa a Caonada in via Maglio.
E’ un storia di inciviltà quella accaduta nei giorni scorsi al cagnolino di Nicoletta Stefani. «Da circa un mese - racconta - Kali si aggirava nel mio cortile che non è ben recintato. Dopo alcune ricerche ho scoperto che il cane non era di proprietà così l’ho adottato». Kali è ancor un cucciolo e fino a qualche giorno fa era un cane molto attivo, vivace e con tanta voglia di correre. Da quel giorno in cui ignoti gli hanno sparato a sangue freddo e senza scrupoli, forse perché ogni tanto abbaia come fanno tutti i cani, Kali è fermo, paralizzato. Nel primo pomeriggio di lunedì Nicoletta esce da casa per accompagnare il figlio al catechismo. «Mentre ero fuori casa mi ha telefonato una vicina - racconta piangendo Nicoletta - mi informava che il cane non riusciva più a camminare. Provava ad alzarsi ma trascinava con molta fatica le gambe posteriori». Nicoletta è arrivata di corsa a casa: erano le 18. Ha trovato Kali distesa per terra. Subito la corsa a Caerano dal veterinario Nicola Guizzo. Il medico ha effettuato una radiografia, compiendo l’atroce scoperta: conficcato nelle vertebre c’era una proiettile. La notizia ha gettato nello sconforto la donna e il medico che ha diagnosticato per la povera kali una dura ripresa: resterà probabilmente paralizzata senza possibilità di potersi riprendere. «E’ angosciante vedere Kali in queste condizioni - racconta la proprietaria - lei prova ad alzarsi ma non c’è la fa. Adesso con il veterinario stiamo valutando altre cure. Speriamo di poterla aiutare a riprendersi al più presto». La donna dopo l’accaduto si è rivolta ad un associazione ambientalista per la tutela degli animali, la Lac, che sta valutando di sporgere denuncia contro ignoti. Anche la donna ha informato i carabinieri dell’accaduto e già domani sarà riascoltata per presentare poi una formale denuncia per fermare il cecchino dei cuccioli. «Spero che con l’aiuto dell’Arma si possa scoprire chi è stato a fare del male al mio cane - denuncia la donna - e mi auguro che questo possa contribuire a risparmiare la vita di qualche altro animale».
fonte:la tribuna di treviso
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