Macabra vicenda quella che ha mobilitato nel bergamasco il Corpo
forestale dello Stato che ha denunciato un quarantenne presunto
responsabile delle sevizie e dell'uccisione di gatti, prevalentemente
cuccioli, che si sarebbe procurato dagli annunci su internet. Sono
ancora in corso accertamenti necessari a quantificare l'eventuale
numero dei felini rimasti vittime ma intanto, l' inquietante pratica, è
stata bloccata impedendo che altri esemplari cadessero in questa
trappola.
Una grave allerta è circolata tra la Forestale e le Associazioni che si occupano di animali ed è scattato lo screening dei principali siti di annunci on line.
L'indagato,
che è risultato essere pregiudicato e ora rischia la reclusione,
sarebbe stato solito attuare un sistematico monitoraggio delle
inserzioni su portali web relative a cessioni gratuite di gatti,
concentrandosi esclusivamente su quelle pubblicate nel bergamasco da
donne, che contattava per entrare in possesso degli animali. Questo era
solo l'inizio di atti di stalking
attraverso i quali l'uomo avrebbe inoltrato messaggi molesti e
ingiuriosi alle donne che gli avevano incautamente affidato i gatti o a
chi stava per farlo ma si è fermato in tempo sconcertato dai suoi
atteggiamenti.
Alle richieste di rassicurazioni sulla sorte dei
gatti, quelli che aveva già ricevuto o quelli che avrebbe potuto
procacciarsi, lui rispondeva con foto raccapriccianti che ritraevano
esemplari morti o in agonia, chiaramente sottoposti a gravi
maltrattamenti.
Dalle segnalazioni e denunce di alcune persone
incappate nella rete del presunto criminale è scaturita l'indagine
condotta dal personale del Nucleo Investigativo per i Reati in Danno
agli Animali, del Comando Provinciale e dei Comandi Stazione di Bergamo
del Corpo forestale dello Stato. Dopo i pedinamenti e i controlli dei
Forestali sono scattate le perquisizioni presso l'appartamento
dell'uomo, disposte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale
di Bergamo, dove sono state rinvenute tracce di sangue in uno scenario
generale di degrado. Sotto sequestro sono finiti i cellulari e le schede
telefoniche di cui l'uomo si serviva e si è potuta riscontrare la
corrispondenza dell'abitazione con l'ambiente che compariva in alcune
delle foto che l'uomo inoltrava alle inserzioniste.
La Forestale ha
eseguito indagini forensi veterinarie con i metodi di polizia
scientifica, attraverso le quali sono stati prelevati campioni da tracce
ematiche presenti su mobili, pavimento, letto e ora attende i risultati
di approfondite analisi di laboratorio che possano comprovare
l'appartenenza genetica del sangue a specie feline. Le indagini sono in
pieno corso e si attendono gli sviluppi di questa inquietante vicenda.
Comunicato stampa con cu il Corpo Forestale dello Stato
Sul caso, è intervenuta anche la presidente dell'Enpa Nazionale, Carla Rocchi: «sono
profondamente grata al Nirda del Corpo Forestale dello Stato le cui
indagini, condotte ancora una volta con estrema professionalità,
potrebbero avere segnato una svolta nel caso del torturatore e uccisore
seriale di gatti che colpiva a Bergamo procurandosi gli animali grazie
ad annunci web.» Lo dichiara la presidente nazionale dell'Enpa, Carla
Rocchi, che prosegue: «Qualora la magistratura dovesse ritenere
l'indagato responsabile dei reati a lui ascritti, auspico che sia
punito con una pena esemplare. I crimini contro gli animali imputati a
questo inqualificabile personaggio, crimini denunciati a suo tempo anche
dalla Sezione Enpa di Bergamo, a cui va un plauso riconoscente, sono
così efferati da indicare una personalità malvagia, disturbata e
socialmente molto pericolosa. Ricordo infatti che il serial killer dei
felini prima di uccidere i gatti, prevalentemente cuccioli, li
sottoponeva a terribili sevizie. Ma l'auspicio più grande - conclude la Rocchi - è che, grazie alla
competenza di cui ha dato prova il Nirda, si sia finalmente posta fine a
questa macabra scia di delitti contro i felini. Questo caso di
crudeltà' efferata deve spingere tutti gli utenti della rete alla
massima prudenza e al massimo scrupolo nel vagliare le offerte di
adozione. Tra tantissime persone per bene e generose può' sempre
nascondersi un delinquente.»
Ma c'è un ulteriore aggiornamento in questi giorni, secondo Marina Maestroni, commissario dell'Enpa di
Bergamo che aveva segnalato alla Forestale i terribili episodi di
violenza ai danni dei felini. La persona attualmente indagata per le sevizie e
la morte di numerosi gatti, nel Bergamasco, sarebbe tornata in azione. L'uomo, incurante delle
indagini a suo carico, avrebbe ripreso la propria attività di ricerca
delle vittime sul web cambiando pseudonimo e numeri di telefono. Per
questo, la Protezione Animali bergamasca invita tutti a prestare la
massima cautela, denunciando alle autorità eventuali situazioni
sospette. «Si tratta – ha detto Maestroni – di un caso molto grave da
considerare di pericolosità sociale.»
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