giovedì 3 aprile 2014

Roma: cane costretto a rimanere dentro un trasportino, sequestrato dall'Enpa

Le Guardie Zoofile dell' Enpa di Roma, lo hanno trovato rinchiuso in un fuoristrada dentro un angusto trasportino sporco e maleodorante di 50x60 cm, in una calda giornata romana. Il cane di razza Petit Bleu de Gascogne, ululava ed aveva attirato l'attenzione dei passanti e dei negozianti che si erano riuniti intorno l'auto lasciata in sosta per molte ore al sole, con tutti i finestrini chiusi.

Le Guardie Zoofile con l'ausilio della Polizia di Stato del Commissariato Primavalle, hanno aperto l'auto e liberato il povero cane dalla sua prigione. Era assetato e disperato, la temperatura nel trasportino insopportabile. E' stato immediatamente dissetato e fatto camminare per le necessità fisiologiche. Il trasportino all'interno del quale era segregato era sporco, con residui di feci e l'odore terrificante.

Con ulteriori accertamenti di Polizia Giudiziaria condotti da parte delle Guardie Zoofile
dell'ENPA capitolina, sembrerebbe, tramite testimonianze, che il cane fosse costretto a vivere perennemente in quelle condizioni, rinchiuso nel trasportino all'interno dell'auto, tranne per una breve uscita la mattina e i problemi di deambulazione che presenta alle zampe posteriori potrebbero essere conseguenza della costrizione nel piccolo spazio che non gli consentiva di stare in piedi.


Il proprietario atteso sul posto dalle Guardie Zoofile, è tornato per riprendere l'auto dopo molte ore e, senza curarsi di controllare le condizioni del cane, si stava recando direttamente al posto di guida, come nulla fosse. E' stato identificato dagli Agenti dell'Enpa e denunciato all'Autorità Giudiziaria per il reato di maltrattamento di animali (art.544ter del Codice Penale), rischia una condanna da tre a diciotto mesi di reclusione o una multa fino a 30000 euro.

Il segugio è stato sottoposto a sequestro giudiziario dalle Guardie Zoofile dell'Enpa e ricoverato per gli accertamenti clinici e le cure del caso presso il canile comunale di Roma, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. In caso di condanna del propretario il cane verrebbe confiscato, per questo, oltre al sequestro per urgenza operato dall'Enpa, il GIP ha disposto un ulteriore sequestro preventivo.

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