martedì 25 marzo 2014

Terni: due cani maltrattati, denunciata la proprietaria

Due cani sono stati trovati in pessime condizioni igieniche da una pattuglia del Corpo Forestale dello Stato, intervenuta a Terni per effettuare accertamenti dopo una serie di segnalazioni giunte sul presunto maltrattamento di un labrador e un bulldog francese. I due cani erano detenuti sul pavimento ricoperto dalle deiezioni, sia fresche che essiccate che emanavano un forte cattivo odore e favorivano una grande presenza di insetti.  Sono intervenuti i Servizi Veterinari dell'ASL2 e della Polizia Municipale di Terni, ed è stato accertato che la vicenda era nota da tempo al Comune di Terni e che si protraeva da diversi anni, infatti i cani erano detenuti in quelle condizioni già dal 2011. Gli animali, stando a quanto accertato, si lamentavano continuamente con guaiti e ululati ed erano costretti a vivere in uno spazio molto ridotto che non consentiva loro di svolgere le più elementari attività vitali, senza uscire mai dai loro ricoveri e non avevano a disposizione acqua né cibo. I cani apparivano molto trascurati anche dal punto di vista sanitario, presentavano parassiti e unghie lunghe che creavano, soprattutto al bulldog francese, notevoli problemi nella deambulazione. Entrambi sono stati sono stati posti sotto sequestro penale per scongiurare il concreto pericolo che perdurasse la situazione e si aggravassero le conseguenze sulla salute dei cani, anche in considerazione del lungo periodo in cui versano nel medesimo stato e del fatto che la proprietaria non si era mai adoperata a ristabilire condizioni idonee al ricovero degli animali disattendendo sia le prescrizioni dettate dalla ASL che le ordinanze sindacali emanate al fine del benessere degli animali.  I cani sono ora ricoverati presso il Canile Comunale di Colleluna (TR) in attesa dei provvedimenti della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni. La proprietaria è stata deferita all'Autorità Giudiziara per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura ed ora rischia la pena dell'arresto fino ad un anno e l'ammenda fino a 10.000 euro.

Foto da: umbria24.it

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