Il giorno 15 ottobre 2011 per l'ennesima volta i volontari sono andati a Casali di Ussita a portare il mangime per i cani del pastore tristemente conosciuto.
Sono nate altre due cucciolate dalle cagne libere per il paese che non sono mai state catturate, nonostante le ordinanze del Sindaco. I volontari dovevano prendere i cuccioli e portarli via dal momento che ormai è chiaro che se si aspetta che le autorità preposte facciano qualcosa, nasceranno decine e decine di cuccioli. Non sono riusciti a prenderli perché nel frattempo il bravo pastore li ha trovati e portati nella stalla separandoli dalle madri che ora vagano per il paese con le mammelle gonfie di latte. I cuccioli non sono ancora svezzati e quindi possiamo immaginare che fine faranno nella stalla. Probabilmente il pastore riserverà loro la stessa sorte di quelli ripresi dalla troupe di “Striscia la Notizia” nella stalla in fondo ad un bidone di lamiera: beh quei cuccioli sono morti tutti e per questo il pastore è stato rinviato a giudizio. L’udienza si terrà 9 dicembre prossimo.
I volontari hanno contattato telefonicamente il sindaco, lo hanno informato delle tre nuove cucciolate (la terza riguarda i cuccioli nati a primavera), il sindaco ha risposto: “Ah, non lo sapevo!, adesso farò l’ordinanza! “ Purtroppo è film già visto, il sindaco continuerà a fare ordinanze, il pastore continuerà a non rispettarle, gli animali continueranno a morire.
Il sindaco è tranquillo perché ha vinto anche il ricorso al TAR che aveva proposto il pastore perché rivoleva indietro i cani sequestrati a gennaio, ma di fatto le cose non cambiano. Quando ad agosto sono andati i carabinieri per effettuare il sequestro dei cani che dovevano essere consegnati ai volontari entro giugno come stabilito nell’ordinanza del sindaco, se ne sono tornati a casa senza cani perché il pastore si è rifiutato di accompagnarli sui pascoli montani per prelevarli.
Al sequestro di febbraio, quando sono intervenute le forze dell’ordine, abbiamo saputo che queste avevano ricevuto l’ordine di arrestare il pastore se avesse opposto resistenza. Il pastore si é opposto e nessuno lo ha arrestato.
La situazione idilliaca che le autorità si erano subito preoccupate di far conoscere a tutti attraverso i giornali e vari comunicati stampa, dopo i servizi di Striscia e dopo il sequestro, è di nuovo precipitata: i 17 cani che il pastore era stato autorizzato a detenere sono diventati 27 come risulta in anagrafe, per cui il pastore dovrebbe consegnare altri 10 cani, ma nessuno gliene fa richiesta.
A Casali di Ussita i cani continuano a nascere e a morire miseramente e quelli che restano in vita sono malati, denutriti e maltrattati.
Il pastore è già stato condannato per il reato di maltrattamento e per legge i cani gli dovevano essere tutti confiscati. Qualcuno si è forse dimenticato di applicare la legge?
Il pastore per la sua attività percepisce i contributi comunitari, l’Agea. la Guardia di Finanza e i competenti uffici regionali sono stati informati, è suo diritto continuare a percepirli?
Chiediamo con forza a tutte le autorità, per quanto di loro competenza, di attivarsi per fermare questa situazione, per ripristinare la legalità violata, in particolare chiediamo alla Procura della Repubblica di Camerino di intervenire con decisione ordinando il sequestro del gregge e al Gip di disporre la confisca dei cani già oggetto di maltrattamento come per legge.
Associazione Amici Animali
foto del marzo 2010
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