"L’ho trovata davanti ai cancelli, accanto a due cucce che tengo per ospitare i gatti randagi. Era attorcigliata tra le piante, magrissima, con tutte le costole fuori, e quasi soffocata da una corda legata a strangolo. Se avessi tardato 10 minuti probabilmente l’avrei trovata morta. Essendo cieca — spiega Francesca Binda, l’animalista che da oltre 26 anni gestisce il canile comunale — si è agitata ed è caduta sopra le piante. Per poter allargare la corda, ho dovuto faticare non poco, anche perché era molto spaventata. Non capisco come si possano fare gesti così crudeli ad animali che non lo meritano".
La Binda ha subito avvisato gli uomini della Forestale, ed in mattinata ha consegnato l’animale al canile sanitario, dove gli stanno facendo le analisi per stabilire le condizioni di salute. Ma l’animalista non ha intenzione di lasciar cadere nel nulla il brutale gesto, e così sporgerà denuncia per abbandono e maltrattamenti, e con la sua associazione ha deciso anche di costituirsi parte civile. "Spero che i giudici applichino con rigore le leggi - ha sostenuto la Binda -. Inoltre faccio appello a chiunque riconoscesse l’animale di mettersi in contatto con me ( 348. 2511291). Spero anche che qualche indicazione utile possa arrivare dalle telecamere del gattile".
Sono tante le storie di maltrattamenti a cui Francesca Binda ha tristemente assistito nei molti anni di militanza animalista, per fortuna però, proprio grazie al canile, tanti nostri 'amici fedeli' hanno trovato una famiglia amorevole e miglior fortuna.
Francesca Pedini- fonte: il resto del carlino-foto: fotoprint
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