Poveri randagi dei Comuni dell'alto vicentino. La loro odissea non si è ancora conclusa. Non bastava la denuncia delle associazioni animaliste, in prima fila l' Enpa di Thiene, su come vivevano i cani nei canili privati di Piovene e Recoaro.
No, non bastava. Ora in ballo c'è la realizzazione di un altro canile gestito da privati nel territorio comunale di Schio e che dovrebbe occuparsi dei cani abbandonati nei 32 comuni dell'alto vicentino.
Il Consiglio comunale ne discuterà lunedì 28 febbraio ed è iniziato il tam tam in rete dei volontari delle associazioni animaliste che si sono dati appuntamento davanti a Municipio.
Il perché di questa mobilitazione lo spiega Federica dell'Enpa di Thiene: "Ci sembra evidente, e ancor di più dopo le esperienze tragiche dei canili di Piovene e Recoaro, che l'affidamento del canile rifugio ad un privato non può portare a niente di buono.
Solo un'associazione animalista può dare garanzie di rispetto dei diritti di chi non si lamenta e di chi è stato finora usato per il solo fine del guadagno".
"Qualsiasi privato", aggiunge Federica, " lo fa per i soldi. Un'associazione animalista lo fa perchè è formata da persone, da volontari che non possono stare a guardare cani che soffrono, cani con le piaghe, cani denutriti, cani con una catena incarnata da tre anni senza che i gestori privati si accorgessero di nulla, cani con tumori". .
I volontari non dormono sonni tranquilli dopo aver visto queste cose, i volontari lo fanno con il cuore, sacrificano il proprio tempo libero e la propria vita privata per cercare di dar sollievo a questi poveretti che hanno come unica colpa quella di essere stati abbandonati in un territorio in cui nessuno si preoccupa per loro.
Il nuovo canile privato dovrebbe essere semi interrato per, si dice, ridurre l'impatto ambientale temuto dei tecnici del Comune di Schio. Quanto ai cani, basta che non si vedano. Appuntamento a lunedì, alla 18:15 davanti al Comune.
Info: Enpa Thiene, 349 1535722 - thiene@enpa.org.
(fonte:zoelagatta.corrieredelveneto.corriere.it)
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