domenica 20 febbraio 2011

Montefano,volpe uccisa e impiccata al patibolo

Macerata, 20 febbraio 2011 - NON VOLEVANO semplicemente togliersela di mezzo, ma anche lanciare un messaggio. E ci sono riusciti, costruendo un patibolo di legno, impiccandoci una volpe ed esibendola come un macabro trofeo lungo la Sp 82, che collega Montefanovecchio alla frazione di Osteria Nuova, andando verso Appignano.
La scoperta è stata fatta ieri pomeriggio, intorno alle 16, da una pattuglia della Polizia stradale che stava facendo un normale controllo. A un certo punto, in corrispondenza di uno spiazzo ai margini della carreggiata, proprio davanti alla ditta «Bracaccini Ivano», si sono imbattuti nella rudimentale forca, alta circa due metri e fissata al guard rail con delle spranghe di ferro, all’estremità della quale ciondolava un esemplare femmina di volpe, legata al collo da una cordicella. L’animale aveva una zampina rotta, ed è probabile che sia stata catturata con una tagliola e che sia stata “impiccata” quando era già morta. Il corpo non era particolarmente rigido quando è stato rinvenuto, e dava l’impressione di essere morto da poche ore. Non sono stati trovati biglietti o messaggi espliciti, per cui tutte le piste sono aperte.

L’IDEATORE del lugubre siparietto potrebbe essere un allevatore stanco di subire incursioni da parte del predatore; o potrebbe essere qualcuno che ha pensato di sacrificare la volpe per lanciare un’intimidazione. Ma a chi? Lungo quella strada ci sono solo poche case e il fatto che il patibolo sia stato allestito proprio davanti alla ditta Bracaccini, forse si spiega semplicemente con il fatto che davanti all’azienda c’è l’unico spiazzo in cui è possibile fermarsi con l’auto per agire con tranquillità.
Spetterà alla polizia provinciale, immediatamente avvertita, chiarire questo e altri punti della vicenda. Intanto, ieri, l’animale è stato sottratto alla vista dei tanti automobilisti che, percorrendo la strada, non potevano evitare di assistere al raccapricciante spettacolo. Solo qualche settimana fa la provincia era stata scossa da un altro caso simile, quello della testa di lupo mozzata e appesa a un cartello stradale a Visso, con tanto di biglietto indirizzato al presidente dell’ente Parco e al sindaco. La volpe non è una specie protetta come il lupo, ma comunque la caccia è chiusa ed è assolutamente vietato usare strumenti come le tagliole. Chi lo fa, rischia l’arresto da tre mesi a un anno di carcere.

fonte: il resto del carlino

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