martedì 14 dicembre 2010

CONSIGLIO ALTO ADIGE DECIDE SU TASSA SUI CANI. PERICOLO NUOVI ABBANDONI


“Iniqua, anacronistica e negativa per la lotta al randagismo”: con queste parole la LAV definisce la tassa sui cani che il Presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder (Svp), assieme all’Assessore alle Finanze Roberto Bizzo (Pd), vorrebbero introdurre.
La tassa, prevista dall’articolo 25 del Disegno di Legge della Finanziaria 2011 per l’Alto Adige-Sudtirolo, già approvato di misura dalla Terza Commissione (sei a tre) e ora al voto la prossima settimana in Consiglio Provinciale, darebbe la possibilità ai Comuni di reintrodurre l’imposta di 50 euro all’anno, per ogni cane, al fine di realizzare aree verdi per quattro zampe e concorrere alle spese di igiene urbana e prevede aumenti fino a 150 euro per i cani “pericolosi”, dicitura abolita dall’Ordinanza in vigore del Ministero della Salute, e per quelli genericamente definiti di “grossa taglia”.

“Chiediamo al Presidente Durnwalder, all’Assessore Bizzo, ai Consiglieri, di ritirare l’articolo 25 di questo Disegno di Legge - dichiara la LAV - La riesumazione di un’imposta prevista nel periodo fascista da un Regio Decreto e abolita nel 1993 dal Governo Amato, imposta cui peraltro dovrebbero sottostare anche tutti coloro che dovessero trascorrere più di due mesi d’estate nella propria seconda casa, è un provvedimento negativo per la lotta al randagismo poiché disincentiva l’adozione ed è penalizzante per coloro che, avendo adottato un quattro zampe dal canile hanno già dato un contributo notevole sia in termini economici, facendo risparmiare denaro alle amministrazioni, che di contrasto del fenomeno.”

La LAV oltre ad aver chiesto formalmente a tutti i Consiglieri di non approvare l’articolo 25, ha consegnato loro una serie di emendamenti finalizzati a far confluire l’eventuale imposta in un fondo vincolato di solidarietà per la prevenzione del randagismo, finalizzato alla realizzazione di interventi di prevenzione dell’abbandono, di recupero comportamentale dei cani presenti nei canili pubblici o in convenzione al fine di favorirne l’adozione, nonché alla realizzazione delle aree per cani. Gli emendamenti proposti prevedono, inoltre, l’esenzione dall’applicazione ai cani adottati dai canili pubblici o in convenzione, ai soggetti sottoposti a intervento di sterilizzazione comprovato da certificato del medico veterinario. Proposti invece aumenti, invece, per i cani utilizzati per la riproduzione e il commercio.

La LAV sollecita la maggioranza della Giunta e i Consiglieri a prendere coscienza della pericolosità rappresentata dall’istituzione della tassa decidendo di ritirare l’articolo 25 del Disegno di Legge o, in ultima ratio, accogliendo gli emendamenti proposti. In caso contrario, l’associazione chiederà al Sottosegretario alla Salute Francesca Martini d’intervenire affinché il Consiglio dei Ministri impugni questo articolo della Legge provinciale e renderà partecipi le associazioni animaliste cugine a livello europeo del provvedimento che certamente non giova all’immagine positiva della provincia di Bolzano.

fonte:animali e animali

1 commento:

  1. Cari Presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder, e Assessore alle Finanze Roberto Bizzo, ma vi siete passati una mano sulla cosienza prima di partorire un'idea simile?!
    E dopo aver formulato questa idea... pensare alle conseguenze di questa?!
    Parlo a nome di chi AMA gli animali, e di chi possiede e AMA il proprio cane: non sarebbe certo una tassa a farmelo amare di meno. Un cane non è un oggetto, e non c'è nessuna ragione per la quale un cittadino sia tenuto a pagare tasse su un essere vivente. Come me molte persone si impegnano a dare una condizione di vita serena a un essere vivente, e per questo andrebbero sostenute e incentivati comportamenti e iniziative simili e NON represse con aggravi di tasse!

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