SAN GIULIANO (PI). Lo hanno rinchiuso dentro una scatola di scarpe da donna e avvolto in una busta di plastica. L’involucro è stato poi abbandonato accanto ad un rimessaggio ai bordi della statale dell’Abetone del Brennero. Il gattino miagolava con voce sempre più flebile, destinato a morte sicura. Due giovani, che si recavano al lavoro alla Geste, la società in house del Comune, hanno udito il miagolio disperato, quasi impercettibile, ed hanno portato il micio all’ambulatorio veterinario in via XX Settembre 31, nel centro della cittadina termale. Qui la bestiola, molto spaventata e ormai allo stremo delle forze, ha ricevuto le prime cure ed è stata rifocillata. Una signora, Michela Inghilleri, che abita in via Del Palazzetto, alla periferia di San Giuliano, se ne è presa cura. «Il gattino, dell’apparente età di cinque mesi, un incrocio siamese, occhi celesti e manto marrone - racconta Michela - si è finalmente tranquillizzato regalando uno sguardo dolce e perfino riconoscente». Anziché avviarlo ad un gattile, è stato adottato e gli è stato imposto il nome Lola. «Come si fa - commenta Michela - a rimanere indifferenti di fronte a tanta crudeltà. Sono sempre più numerosi i casi di barbarie contro gli animali. Si tratti di reati contemplati tra l’altro dal codice penale».
fonte:il tirreno-FOTO ARCHIVIO
Nessun commento:
Posta un commento