La Prefettura di Foggia ha emanato un'ordinanza nella quale dà
mandato alle forze dell'ordine di "provvedere all'abbattimento degli
animali vaganti, limitatamente al territorio del comune di Vieste, nel
caso in cui gli stessi dovessero creare una situazione di pericolo
concreto per l'incolumità delle popolazioni e per la sicurezza della
circolazione stradale". Lo riporta l'edizione odierna del Corriere del
Mezzogiorno secondo cui l'adozione del provvedimento è stata richiesta
dal Comune di Vieste per i numerosi episodi che hanno visto ovini,
bovini ed equini sconfinare dai loro pascoli e vagare per le strade,
causando incidenti oppure gironzolare nelle vicinanze dei campeggi e residence con evidente sorpresa e fastidio dei
turisti.
Il quotidiano riporta anche il parere favorevole del sindaco di
Vieste, Ersilia Nobile ("Ci dispiace per gli animali ma credo che la
vita umana è più importante") e quello contrario di un animalista ("E'
facile colpire le povere bestie, più difficile punire gli allevatori").
Dunque qualora venga segnalata la presenza di un animale che costituisce
pericolo per la pubblica e privata incolumità o per la sicurezza della
circolazione stradale o ferroviaria il Corpo forestale dello Stato e la
Polizia provinciale si impegnano ad intervenire tempestivamente e
«valutata l’impossibilità di adottare ulteriori atti dissuasivi per
l’allontanamento del pericolo, provvedono all’abbattimento dell’animale
con idoneo armamento»: ossia con un fucile o con un carabina.
Pronta la risposta delle associazioni animaliste, tra cui la Lav: «questa Ordinanza, rispetto alla normativa vigente – la quale già
prevede l’intervento delle Forze di Polizia, per gravi motivi di
sicurezza pubblica – rischia di essere un indiscriminato via libera
all’uccisione di animali. Inoltre, il provvedimento è stato emanato a
seguito di incontri con le parti sociali, escludendo la presenza delle
associazioni animaliste e in assenza di una adeguata istruttoria volta
ad individuare metodi alternativi non cruenti. Poiché gli
animali allevati devono essere iscritti per legge alle relative
anagrafi, non si comprende come i costi delle operazioni debbano
ricadere sulle casse del Comune di Vieste e non sui legittimi
proprietari, per i quali, in ogni caso, può configurarsi anche il reato
di abbandono. Se invece gli animali non fossero iscritti ad alcuna
anagrafe, non si comprende il motivo dei mancati controlli con relative
sanzioni. Perché non ordinare, invece, controlli a tappeto sugli allevatori per verificare il loro rispetto delle normative?».
Anche l'Enpa promette battaglia: «siamo
pronti ad utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione, da
quelli legali a quelli di pressione sull'opinione pubblica italiana e
internazionale, qualora le autorità locali competenti non ritirassero
l'ordinanza che autorizza l'abbattimento immediato degli animali trovati
a vagare sul territorio del Comune di Vieste».
Foto da: vocedivieste.org
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