I quadrupedi vivevano in precarie condizioni igieniche, collocati in ricoveri ricavati da fusti arrugginiti e usavano ciotole sporche ed infestate da alghe.I cani erano legati a corte catene ancorate a paletti di ferro posti nel terreno e venivano limitati nei movimenti. Alcuni a causa della scarsa nutrizione, sono risultati sottopeso ai controlli effettuati dal personale veterinario del Distretto Sanitario di Trebisacce intervenuto sul posto su richiesta del Corpo Forestale.

Informato il Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari, si è proceduto al sequestro penale e al trasferimento degli animali presso una struttura idonea per la custodia.
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