Legato con una corda
al collo e alle zampe anteriori, la testa infilata dentro ad un sacco dell'immondizia e abbandonato sul ciglio della strada principale. Il fatto è avvenuto a Giacalone,
frazione di Monreale, in provincia di Palermo. Il macabro spettacolo ha attirato l’attenzione di un passante che, sconvolto, ha
allertato Alessio Di Dino, il volontario dell'associazione animalista OIPA che più volte ha
denunciato la grave situazione del randagismo proprio in quel
territorio. Non si sa ancora nulla delle cause della
morte, il cui accertamento spetterà all’Istituto Zooprofilattico di
Palermo. Bisogna capire se il cane sia morto
per soffocamento come sembrerebbe e quindi gettato in strada, oppure se a
provocarne la morte sia stato qualcos’altro. Il corpo del povero cane, è rimasto li oltre 30 ore, come raccontano i volontari, nonostante le segnalazioni alla Polizia Municipale.
Solo pochi giorni prima, uno dei “cani di quartiere”, di Piazza Tenente
Anelli-Villaggio Santa Rosalia, a Palermo, da tempo minacciati da alcuni
residenti. Il piccolo, chiamato dai volontari Pimpino, è stato ucciso
per strangolamento. «Ancora una volta vince la
prepotenza, la prevaricazione di chi pensa che essere forti significhi
prendersela con animali indifesi, buoni con tutti, amici dei bambini, e i
cittadini sensibili che portano loro solo una ciotola di cibo».
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