Il paese vive nel terrore dei bulli. A Roccastrada ormai tutti conoscono le «imprese» della baby-gang sei-sette ragazzi, tutti di età compresa tra 14 e 16 anni che negli ultimi tempi ha fatto strage di gatti appena nati (scaraventati giù per una decina di metri dalla rupe delle Rocche) e decapitato un pappagallo, oltre ad aver profanato la casa di un'anziana appena deceduta. La maniera peggiore per combattere la noia della vita di paese. La denuncia ai carabinieri sporta dai proprietari del pappagallo ha permesso alle Forze dell'ordine di aprire le indagini sull'accaduto, ma ancor più rumore ha fatto l'appello di Laura Batistini, socia dell'Enpa comunale. «Spero che la mia denuncia dice Laura Batistini possa servire a scuotere le coscienze del paese. Tanta gente mi ha chiamato per dirmi che condivide quanto ho detto. L'importante è che ora si rompa il muro di omertà: perché tutti sanno chi è stato, tutti conoscono questi giovani delinquenti e quello che hanno fatto. Ma le loro famiglie, per prime, dovrebbero preoccuparsi di punirli». Del gruppetto di ragazzi farebbe parte anche un giovane di origine straniera: si confida proprio nel «pentimento» di qualcuno di loro per individuare gli altri responsabili. E intanto spuntano altre «bravate» della baby-gang roccastradina: i bulli, ad esempio, si sarebbero introdotti in una piscina privata del paese. E in acqua non si sarebbero limitati a fare il bagno.
fonte: La Nazione
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