domenica 3 aprile 2011

Continua da nord a sud l'avvelenamento di cani e gatti

GALLIERA VENETA (Padova). Bocconi avvelenati: il Comune mette una taglia di 750 euro. La singolare iniziativa è stata ideata dalla giunta presieduta dal sindaco Stefano Bonaldo. «In seguito a ripetuti casi di avvelenamento di cani - dice il sindaco - con l'Organizzazione internazionale protezione animali di Treviso abbiamo deciso di mettere una taglia di 250 euro per chi ci darà una mano a individuare questi incivili. L'amministrazione comunale farà la sua parte, aggiungendone altri 500. Vogliamo mettere fine a questa mattanza».
E' stata una gallierana a sollevare il problema. Tutto inizia il 3 settembre 2008: «Nel nostro giardino in viale Europa - racconta - abbiamo trovato morta la nostra cagnolina Fly. Il 21 gennaio di quest'anno è toccato a Simba. Abbiamo trovato vicino al portone tre sacchetti con carne macinata e pollo, in entrambi c'erano polpette con chiodi e topicida. Il giorno dopo - spiega - l'ennesimo tentativo di avvelenamento. Il 27 gennaio sono tornati in azione: verso le 23 siamo rientrati a casa e c'era un altro sacchetto "mortale" con dentro del lumachicida e altri veleni. La mattina dopo abbiamo trovato il pastore tedesco femmina Simba priva di vita, riversa su un fianco. Il veterinario ha sottoposto il cane Rex a una flebo per sintomi da avvelenamento; le sue condizioni sono subito migliorate e adesso è fuori pericolo, anche se non possiamo sospendere la profilassi». La famiglia della donna è turbata. «Rex - continua il suo racconto - lo stiamo tenendo esclusivamente in casa per evitare qualsiasi rischio, ma abbiamo davvaro paura. I cani non hanno mai disturbato nessuno. E allora, perché tanta crudeltà e violenza? L'unico desiderio di queste persone era portare a termine lo sterminio iniziato. Ora vogliamo solo la verità, devono pagare per quanto commesso perché una morte simile non la si augura nemmeno al peggior nemico». Per le segnalazioni c'è a disposizione un indirizzo di posta elettronica e un numero di telefono: treviso@oipaitalia.com oppure 049 5969153. 



Castelvetrano (TP). Moria di cani randagi nelle ultime settimane nelle zone periferiche della città. Solo negli ultimi 15 giorni nella zona di Trinità di Delia sarebbero scomparsi una decina di randagi di cui almeno sei sarebbero stati avvelenati. Lo denunciano alcuni cittadini che frequentano la zona e che portavano anche del cibo a questi animali. La conferma del ritrovamento delle carcasse di cani, morti per avvelenamento o per incidente stradale, giunge anche dalle ordinanze del loro smaltimento disposto dal sindaco che nell'ultimo mese ha emesso il provvedimento per otto animali. Sul territorio morti avvelenati sono stati trovati anche dei gatti.


BUCINE (AR) - Cani uccisi da bocconi avvelenati a Bucine, nelle zone di Caselle e Pianacci. Nei giorni scorsi è stato ucciso da veleno per diserbanti un husky e la stessa sorte è toccata a un meticcio, morto nell'arco di una ventina di minuti. Nella giornata di ieri ha rischiato di fare una brutta fine una cagnolina che, portata a passeggio dalla sua padrona in una zona fra il capoluogo e la frazione di San Leolino, all'improvviso è stata colta da conati di vomito, bava alla bocca e difficoltà respiratorie. Solo la prontezza della proprietaria, che l'ha portata di corsa dal veterinario ha permesso al povero animale di avere salva la vita. "Ero a passeggio con i miei due cani come tutti i giorni -racconta la padrona Riccarda Malaspina- e una si è sentita male. Il veterinario ha riscontrato sintomi di avvelenamento da concimi agricoli, ma è riuscito a salvarla. Avevo sentito nei giorni scorsi -continua- di bocconi avvelenati distribuiti lungo la strada, nelle vigne e nei boschi purtroppo è una cosa che si ripete tutti gli anni di questo periodo, in quanto vengono liberati i fagiani da cacciare in autunno e il terreno viene disseminato di questi bocconi contenenti diserbanti o altri veleni usati in agricoltura contro volpi e altri predatori, che però vengono mangiati anche da cani e gatti, che in qualche caso fanno una brutta fine. Noi come proprietari -termina- non possiamo più portare i nostri cani in giro liberi in campagna". Il maltrattare o compiere azioni volte a causare la morte di animali, compreso il disseminare bocconi avvelenati, è un reato penale: le recenti norme infatti, in particolare la legge 189/2004, contro il maltrattamento degli animali, prevedono punizioni severe e si rischiano sanzioni pecuniarie fino 10.000 euro e il carcere da tre ai dodici mesi. "Purtroppo -dice la presidente dell'Enpa Valdarno Luigia Bassan- anche se ci sono leggi sia nazionali che regionali in materia è molto difficile individuare i responsabili di tali azioni". Il ricorrere ai bocconi avvelenati è un atto di grande vigliaccheria perchè si vanno a colpire gli animali senza che essi possano in qualche modo difendersi. 


FONTE: IL MATTINO-LA SICILIA TRAPANI-CORRIERE DI AREZZO

Nessun commento:

Posta un commento