mercoledì 6 aprile 2011

Canada: pugno duro contro abusi sugli animali,multa e carcere

Multe fino a 75mila dollari canadesi e due anni di carcere. Leggi più dure e sanzioni più aspre per chi commette atti di crudeltà sugli animali in British Columbia.
Lo ha reso noto ieri il premier della Provincia, Christy Clark dopo lo scandalo sull’uccisione di 100 cani da slitta a Whistler, che aveva fatto il giro del mondo lo scorso gennaio.
Clark ha dato l’annuncio finale ieri dopo aver seguito le raccomandazioni di una task force organizzata per indagare su quanto avvenuto nella cittadina dove si sono svolte le Olimpiadi invernali. Una task force guidata dal liberale Terry Lake, veterinario oltre che politico, e che ha incluso anche rappresentanti della Society for the Prevention of Cruelty to Animals (Spca) e alcune municipalità della British Columbia. Il rapporto reso noto ieri dal premier si è concentrato principalmente sull’industria dei cani da slitta. Il gruppo per la protezione degli animali sta conducendo un’indagine a parte sulla strage.
La polemica che ha suscitato reazioni in tutto il mondo con sit-in di protesta era scoppiata quando un impiegato di un’azienda aveva richiesto un compenso per stress post-traumatico causatogli dall’uccisione dei cento husky.
I cani erano stati eliminati in quanto “inutili” a causa del calo drastico delle richieste di tour in slitta da parte dei turisti una volta finite le Olimpiadi nella stazione sciistica di Whistler.
Due le società (Outdoor Adventures e Howling Dogs) che durante i giochi offrivano gite in slitta ai turisti.
I cani erano stati uccisi in due giorni da un inserviente, con un fucile e un coltello.
Alcuni animali, rimasti solo feriti, erano riusciti a uscire dalla fossa comune dove erano stati gettati.
Il proprietario della Outdoor Adventures dichiarò che la sua azienda non aveva nulla a che fare con il crollo delle vendite della Howling Dog Tours e quindi con l’uccisione degli husky. Disse anche di non sapere il numero esatto dei cani che erano stati massacrati e che non si era preoccupato più di tanto di questa decisione perché si fidava dell’esperienza di Fawcett che godeva di un’ottima reputazione nella conduzione della sua azienda.

Intanto prosegue l’indagine per omicidio, come spiega Lori Chortyk della Spca. «Abbiamo cento corpi qui - dice - Dobbiamo riesumarli ed esaminarli per capire cos’è veramente successo, chi doveva prendersi cura di questi cani». Chortyk ha aggiunto che l’Spca è composta «da una squadra di esperti che aspettano solo di analizzare i corpi di quei cani e spera che tra poche settimane il terreno possa essere abbastanza morbido per poter iniziare i lavori di scavo».
«Stiamo aspettando di poter iniziare a scavare - conclude - perché abbiamo assolutamente bisogno di quelle prove. Dipende tutto da Madre Natura a questo punto». Quando l’investigazione sarà conclusa, dovrà essere un Consiglio dell’accusa di un tribunale a decidere le accuse che dovranno essere formulate.


fonte:corriere candese 

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