L'Aquila, 2 mar 2011 - "Storie di ordinario accanimento umano. Succede a Pettino: una vecchia cagnetta vive da anni nel quartiere, in via Australia. Gli inquilini del palazzo se ne prendono cura, le hanno sistemato una cuccia. Sono molti i cani che all’Aquila vivono così". Lo rende noto Antonietta Centofanti, dell'Associazione “99 Gatti AQ”. "Sono la testimonianza vivente della crudeltà e dell’inciviltà che ancora rende molto diffuso l’abbandono dei cani, non solo da cuccioli e non solo d’estate. Ma sono anche la prova che c’è chi li ama, anche se non può prenderli in casa e li accudisce dove si trovano. Tanto che alcuni anni fa, il Comune ha adottato un regolamento proposto dalle associazioni animaliste, in cui si prevede la figura del cane di quartiere, riconosciuto dal comune e dalle autorità sanitarie".
"Dunque, Laika, chiamiamola così, vive da molti anni a Pettino. Ma, dopo il terremoto, il suo condominio ha cambiato inquilini. I nuovi arrivati non la vogliono, benché sia del tutto inoffensiva e si impegnano addirittura in una raccolta di firme per chiedere alla Asl di prelevare l’animale e liberarsi così del “peso” della povera bestiola, la cui vecchiaia le consentirà di vivere ben poco in un canile, dopo un’intera esistenza allo stato libero. Non è il primo caso di cani che, dopo anni vissuti in un condominio o in un quartiere, vengono abbandonati dai residenti, che se ne liberano chiamando la Asl".
"Ma perché tanto accanimento? Ricordiamo che molti cani durante il terremoto sono stati abbandonati e tanti cani di quartiere rinchiusi nei canili perché infastidivano il capo campo di turno. Ci auguriamo che questo atteggiamento nei confronti degli animali possa, un giorno, avere, se non una fine, quantomeno un limite. Noi, come associazione di semplici volontari, invece, ci attiveremo per promuovere una nostra petizione in tutta Italia, al fine di far conoscere la situazione in cui versano gli animali terremotati, come vengono trattati e considerati da diversi cittadini aquilani".
fonte:ilcapoluogo.com - foto dal web
SE FARETE QUESTA INIZIATIVA SARò PRONTA A FIRMARLA E A DIVULGARLA, SONO STATA ALL'aQUILA ED HO CONOSCIUTO I CANI COSIDDETTI RANDAGI, SONO DOLCISSIMI, MITI E COCCOLONI E PER NIENTE INVADENTI, E TI GUARDANO CON QUEGLI OCCHIONI DOLCI CHE TI FANNO SENTIRE INCAPACE E INADEGUATO NEL MONDO, buo lavoro Giovanna
RispondiEliminaCosa c'e da meravigliarsi....siamo alla frontiera della Terronia!!!!!
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