Comiso- Vincenzo Arcidiacono, non vedente. Per lui Andrj, un meraviglioso Labrador retriever di sei anni, rappresenta il lasciapassare per una vita normale. Da qualche tempo, però, Arcidiacono racconta di subire un'ingiustizia. Pur essendo il suo un animale formato alla scuola cani guida di Messina, non sempre gli è permesso entrare nei locali pubblici, come ristoranti o negozi.
"Il mio cane è addestrato e non dà alcun fastidio - afferma amareggiato Arcidiacono - Si lascia accarezzare dai bambini e non ha mai avuto reazioni violente nei confronti di nessuno. La sua presenza mi aiuta a muovermi e mi rende autonomo. Ma a che serve se non posso entrare da nessuna parte?"
Il signor Arcidiacono dalla sua parte non ha solo la logica ma anche la legge. La n. 376 del 1988 prevede il libero accesso dei non vedenti accompagnati dai cani praticamente ovunque. "I cani guida addestrati - spiega il maestro Arestia, presidente della sezione dell'Unione italiana ciechi di Ragusa - possono entrare anche in chiesa o in un teatro. Sono educati in modo tale da restare in assoluto silenzio e composti a piedi del padrone. La legge impone ai gestori dei locali pubblici, anche dei ristoranti, di dare loro libero accesso". Il centro regionale "Helen Keller" di Messina, infatti, addestra i cani in maniera perfetta con corsi di almeno 15 giorni che legano il padrone all'animale in simbiosi assoluta.
fonte:www.ragusanews.com
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