PRATO. Emma e Olympia. La bambina e il cane, un levriero galgo di 7 anni, ieri mattina hanno giocato insieme in una stanza del reparto di pediatria dell'ospedale, dove la piccola paziente si trova ricoverata. Al Misericordia e Dolce è partito il primo esperimento di "pet therapy" (terapia assistita dagli animali domestici), frutto di una collaborazione tra la fondazione onlus Ami di Prato e l'Ente nazionale cinofili, che ha coinvolto in questa esperienza una psicoterapeuta, Diana, e la sua cagnolina Olympia detta Oly. L'iniziativa sarà a disposizione dei piccoli pazienti, che potranno beneficiare della compagnia dell'animale, ogni venerdì mattina, dalle 9 alle 14, fino all'11 febbraio. Come Emma, infatti, tanti altri bambini sono costretti al ricovero lontani dalla loro casa, dai loro familiari e dalle loro abitudini. L'utilizzo del cane durante la terapia ha proprio lo scopo di alleviare il loro disagio fermo restando che la scelta dei pazienti da includere nel trattamento, sarà subordinata al gradimento della compagnia dell'animale. «Al momento - dice il direttore della Fondazione Ami, Carlo Barburini - il nostro obiettivo è acquisire risorse per potenziare quest'attività affinché possa diventare un'opportunità da offrire ai bambini in ogni momento. Una società consapevole dei benefici psicologici derivanti dalla terapia assistita dagli animali domestici, ha il dovere di dare il proprio contributo». La disponibilità a sostenere un progetto più ampio e duraturo nel tempo è arrivata intanto dall'assessore comunale e presidente della Società della Salute Dante Mondanelli, il quale si è detto «a servizio della fondazione» ipotizzando un accordo a "tre" (fondazione Ami - Società della salute e Enci). «Se da quest'esperienza nascerà un progetto - chiosa - vorrei chiamarlo "Telma" come si chiamava la mia canina». La "pet therapy" fa del dell'animale un soggetto attivo e tra lui e la persona su cui si svolge la terapia avviene uno scambio reciproco fatto di stimoli ed emozioni. «Come pediatra - sottolinea il primario del reparto Pier Luigi Vasarri - sono entusisata di accogliere quest'iniziativa perché sono convinto del contenuto psicoterapeutico dell'intervento che servirà a rendere l'accoglienza dei bambini più umana e meno medicalizzata». Diana e la sua Olympia, la star dell'iniziativa, si sono presentate ieri per la prima volta. «Essere cresciuta in allevamento di cani da caccia mi ha permesso di imparare tutto sulla comunicazione non verbale - racconta Diana - Da quando sono diventata psicologa i miei cani lavorano con me, i miei pazienti chiedono di loro e da loro ogni giorno imparo qualcosa».
fonte:il tirreno
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