venerdì 4 febbraio 2011

PLURIDENUNCIATO ALLEVAMENTO LAGER NEL RIMINESE

Un allevamento con oltre cento tra asini, cavalli, pecore e capre costretti, nella stagione invernale, a stare nel fango e con ripari del tutto insufficienti al numero di animali presenti all'interno della recinzione. Una situazione denunciata da tempo da chi risiede nei dintorni dell'allevamento che si trova nella zona di Monte Cella, a Misano. A conoscenza dell'amministrazione comunale la quale, come sottolinea il sindaco Stefano Giannini, nel giro di un paio di anni ha provveduto a inviare otto volte i vigili urbani, assieme ad Arpa e Ausl al fine di controllare lo stato di salute degli animali e le loro condizioni di vita. La situazione è rimasta piuttosto immobile fino all'arrivo della troupe di Striscia La Notizia, alla metà di gennaio (andato in onda martedì sera) poi dopo un corposo servizio in cui si vedono questi bellissimi animali (da sottolineare che nessuno appariva denutrito o maltrattato) costretti a camminare in mezzo al fango, lo sblocco: di animali ne sono rimasti dodici o tredici tra cavallini e asini. Niente più pecore o capre, questi sono state cedute o vendute dal proprietario, come avevano prescritto i veterinari dell'Azienda Usl i quali avevano intimato di provvedere in tempi brevi all'allestimento di ripari più adeguati e di provvedere questo in tempi leggermente più lunghi allo spostamento di almeno metà degli animali in altre zone: quello spazio non era stato ritenuto sufficiente per un numero così alto di bestiole.

Intanto, ieri mattina, dopo la messa in onda del servizio, in Comune sono arrivate decine di telefonate di cittadini indignati per la situazione in cui venivano tenuti gli animali. Dall'amministrazione comunale arriva una nota ufficiale: «Gli ultimi accertamenti risalgono all'estate scorsa e sono stati eseguiti dalla Polizia municipale di Misano con Arpa e con il Servizi di Veterinaria di Rimini per valutare eventuali problemi di inquinamento del terreno e lo stato di salute degli animali. Arpa ha verbalizzato che non sussistono problemi ambientali causate dovute alla presenza dell'allevamento ovicaprino ed equino poiché non è stata rilevata la presenza di liquami o di letame quindi non è stata riscontrata la possibilità di inquinamento del terreno né del Rio Fontanone che scorre alla fine del fondo. Il Servizio Veterinario ha, invece, più volte dato disposizioni per migliorare la tenuta degli animali, ma il proprietario ha eseguito solo parte di esse. E' stato programmato un nuovo sopralluogo da parte della Polizia municipale per accertare quali provvedimenti siano stati adottati dall'allevatore e se vi siano infrazioni perseguibili a norma di legge». Forse non ce n'è più bisogno.

fonte: il Resto del Carlino

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