domenica 7 novembre 2010

Collari elettrici per "educare" il cane,denunciato padrone



SANTA MARGHERITA (PD). Il padrone addestrava il suo cucciolone di bracco francese dall’incedere elegante con un collare elettrico, proibibito dalle legge vigente. Sulla base della segnalazione pervenuta tre giorni fa alla polizia provinciale di Padova, il pm Sergio Dini ha disposto una perquisizione in casa di quel cacciatore, culminata nel sequestro di due collari e relativi elettrodi e di un telecomando per azionare e graduare le «scosse» sull’animale a distanza. Il cane è stato inoltre tolto alla custodia del padrone e condotto in una struttura protetta. Il fatto è avvenuto a Santa Margherita d’Adige. Il proprietario del bracco francese, cane nevratile sempre in movimento, si ritrova indagato per aver maltrattato l’animale (articolo 727 del codice penale), costringendolo a pratiche «incompatibili con la sua natura», poichè gli impedisce di muoversi in libertà. Per questo reato è prevista l’ammenda da 1.032 a 5.164 euro. La pena è però se il fatto viene «compiuto con mezzi particolarmente dolorosi». Il comandante della polizia provinciale Adriano Scapolo ha spiegato che l’indagine non si è ancora conclusa e che necessita di ulteriori approfondimenti anche in merito ed eventuali altre violazioni legate a questo brutto episodio. Il veterinario padovano Ferdinando Zanin, che collabora attivamente con la polizia provinciale, così analizza la situazione: «Questi collari sono ad alto voltaggio ma a basso amperaggio: l’animale non rischia di morire, ma prende paura. Vengono usati in due modi: o per bloccare il cane quando s’allontana troppo, o per impedir loro di abbaiare troppo a lungo. In tal caso entra in azione un apposito sensore che attiva la scossa costringendo l’animale a rimanere muto. Si tratta in ogni caso di una bella botta». Par di capire che simili pratiche siano ancora molto frequenti, pur se proibite per legge.

fonte:il mattino di padova

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